Un sogno americano al contrario



Per chiuunque si professi democratico è più coerente trovarsi d'accordo con J. Jonah Jameson, direttore del Daily Bugle, che con Spiderman.

J. Jonah Jameson è il direttore del giornale per il quale Spiderman, sotto le mentite spoglie di Peter Parker, lavora come fotoreporter. J.J.Jameson nutre una naturale avversione per Spiderman e cerca, con il suo giornale, di screditarlo in tutti i modi.

Spiderman rappresenta il superuomo nel quale si concentra una quantità enome di potere. Nell'antichità lo avrebbero chiamato tiranno. E lo stesso discorso vale per Superman. Sebbene mossi dalle migliori intenzioni i supereroi si pongono al di sopra di qualunque controllo e decidono solamente per sè. Protetti da una sorta di Lodo Alfano per gli esseri superdotati.

Inoltre, entrambi hanno una vita segreta e soprattutto non hanno mai chiarito alla popolazione delle rispettive città, l'origine del proprio potere. E questa è un'altra zona oscura che rende Spiderman pericoloso: a chi deve il suo potere? qual'è il debito e con chi lo ha contratto per ottenerlo? È facile rendersi conto che se tale potere arriva dal mondo dell'illecito, il superuomo diventa facile preda di ricatto.

Infine l'atteggiamento di Spiderman rispetto alla stampa non è di aperto confronto, come dovrebbe fare qualunque cittadino. Spiderman non risponderebbe mai alle 10 domande di Repubblica. Il suo atteggiamento è manipolatorio:Peter Parker è un infiltrato nel mondo dell'informazione e consegna le notizie (fotografiche) solo dopo averle accuratamente censurate. Stesso discorso per Superman che, guarda caso, le mentite spoglie sono quelle di Clark Kent, giornalista.

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