Non si affitta ai meridionali

Questa mail l'ha appena scritta mia moglie all'agenzia Cv Immobiliare di Torino:

Al risponsabile,

Ho chiamato oggi alle 17:35 per fare qualche domande e magari un appuntamento per vedere l'appartamento. Ha risposto una signora e appena ho finito di parlare mi ha chiesto quanti siamo e di che nazionalita' sono. Ho risposto che io sono Turca, marito Italiano. Siamo una coppia con 2 bimbe. Ha chiesto di nuovo di dove ero e quando ho chiesto che differenza avrebbe fatto mi ha detto che l'appartamento era gia' affittato e ha riattaccato. Prima di tutto, questo e' puro fascismo, chiedere nazionalita' prima ancora di rispondere le domande. Secondo, se questa signora deve per forza fare questa domanda poteva essere piu' gentile. Guarda a caso, noi siamo una coppia in cerca di un nuovo appartamento perche' sono nate due bimbe. Siamo referenziati, tutti e due lavoratori con busta paga. Adesso pero' non solo non lavorero' mai con questa agenzia ma scrivero' in tutti i social network di questo atteggiamento.

Distinti saluti. 


Mi dispiace molto che tu abbia dovuto scrivere una cosa come questa. Mi dispiace che ti senta straniera prima che una persona e che ti preoccupi per le nostre filgie che saranno mezze sangue. Mi dispiace che siamo venuti a vivere in una terra costruita sugli emigrati e che non tollera gli immigrati. Mi dispiace che dopo aver studiato tanto, dopo esserti laureata, dopo aver preso due diplomi di scuole prestigiose in Italia che tu ti debba sentire come un naufrago.


Avremo una casa nostra. Con grandi porte aperte.

Ps. Qualcosa si è mosso. Ecco com'è andata a finire.

Commenti

  1. Sarà che sei stato mio prof, e sarà che in un modo o nell'altro ti considero un amico. Però sta cosa qui fa male sul serio.

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  2. Mi vergogno io per la bassezza di questa persona... mi dispiace davvero tanto che tu abbia dovuto subire un tale trattamento... sono davvero basita davanti ad un'ignoranza e maleducazione di questa portata... ancora al giorno d'oggi

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  3. La cosa assurda è rendersi conto di che gente meschina e schifosa popoli purtroppo il nostro paese...Voi dovete essere fieri di quello che siete alla faccia di chi vive la sua vita solo di pregiudizi...che schifo!!!veramente una vergogna

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  4. no words... mi chiedo se tutto questo proliferare di parole delle istituzioni riguardo all'essere un paese "democratico" "moderno" "aperti alla globalizzazione" sia reale...

    fa male leggere certe cose.
    Non mi riconosco in questo paese quando leggo certe cose.

    Mi dispiace davvero tanto

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  5. dispiaciuta, imbarazzata e incazzata!
    Hai fatto bene a riportare questa mail. E' sconfortante che esistano ancora questi episodi.
    Il cartello che si vede nella foto era costretto a leggerlo mio nonno quando negli anni 50 era arrivato a Torino da Gioia del colle (Bari).
    A causa delle sue origini fu anche scartato in alcuni colloqui di lavoro. Sono passati più di 50 anni, questo atteggiamento feriva allora ed oggi é inaccetabile!

    Grazie per la testimonianza.

    Fabiana

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  6. Sai che sono pronto a fare su un casino. Dammi solo il via.

    Mi dispiace che la tua famiglia bellissima debba vivere in una città di stronzi (di questo si tratta) come questa.

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  7. Questo non è un episodio spiacevole, è vergognoso!
    Non tutti sanno...
    quanto è difficile vivere lontani dalla propria terra, dalla propria famiglia, dalle proprie abitudini.
    Dobbiamo rieducarci a nuovi usi e costumi, nuovi modi di relazionarci con le persone nascondendo tutto quello che abbiamo imparato.
    Una cosa fra tutte? La fiducia.
    La cosa più brutta è respirare quest'aria di diffidenza continua e costante che fino alla fine ti entra dentro, ti imbruttisce.
    Facciamo una fatica bestiale per integrarci e per affermarci fra le risatine ed i pregiudizi, costretti a volte a cavalcare i luoghi comuni per risultare più simpatici.

    E non dobbiamo lamentarci di questa condizione, MAI:
    "Se stai male, tornatene al tuo paese!"

    Dopo tutto questo travaglio, fa davvero male non essere considerato come persona, ma come una rogna, un guaio!

    Spero che tu abbia solo incontrato una brutta persona,
    che questo non sia l'esempio dell'italiano tipico,
    che le tue splendide figlie non incontrino mai soggetti del genere,
    che mi fanno vergognare di essere italiana.

    Andremo avanti lo stesso, più forti, più coraggiosi, più completi, con la grande consapevolezza di essere "diversi".

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  8. Torino è una città con una marcia in più grazie alle idee ed energie di migliaia di immigrati. Dal sud italia prima, dal resto del mondo adesso. Altrimenti saremmo solo una grossa Asti.

    Certo, tutto questo non porta solo lati positivi e persone meno dotate si chiudono a tutto quanto è diverso.

    Mi spiace per quanto è successo. E' successo ad altri prima di lei e temo accardà ancora.

    Ma la sostanza non cambia.

    Il fatto che Idil sia qui per noi è una ricchezza enorme. Grazie.

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  9. Proprio questo fine settimana ho visto un film francese che s'intitola "L'Italien" dove una persona di origini Algerine si finge italiano per poter trovare casa e lavoro.
    Purtroppo è così: se vieni da lontano, sei diverso. E la diversità fa paura o imbarazza o attira lo sberleffo.
    Mentre mio padre ha dovuto imparare il piemontese per poter lavorare, quando a quattordici anni ha iniziato nelle boite, io ho dovuto sentirmi attribuire i soliti luoghi comuni sui meridionali, detti con quel senso si snobismo che fa più male di un'insulto. Mi è capitato anche quando ho lavorato in Francia, li si trattava di battute scherzose, ma dopo un po' diventano fastidiose...
    E' difficile far capire alle persone che esiste una sola razza di esseri umani e che la provenienza o l'etnia non ti dicono niente su chi hai davanti, a parte qualche dettaglio superficiale.
    Certo che ti posso capire...

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  10. Chiedo a tutti i clienti della CV Immobiliare di ritirare il mandato con il quale autorizzano l'agenzia ad affittare o vendere i loro appartamenti. Altre agenzie immobiliari non mancano certo sul mercato.
    La migliore risposta, per me.

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  11. Skinhead against racial prejudice

    La SHARP (Skinhead against racial prejudice letteralmente skinhead contro il pregiudizio razziale) è un movimento non gerarchizzato nato all'interno dei membri della cultura urbana skinhead in contrapposizione ai simili movimenti neonazisti e razzisti appartenenti alla stessa subcultura. L'organizzazione nacque con l'intento di contrastare l'idea preconcetta del naziskin resa celebre dai media negli anni '80
    La SHARP è un'organizzazione che riunisce gli skinheads antirazzisti e non dichiaratamente schierati politicamente, infatti, la Sharp vuole essere estranea a qualsiasi posizione politica e vorrebbe raggruppare gli skinhead fedeli alla tradizione della cultura originale.

    Come membro esprimiamo la massima solidarietà affinche vengano abbattuti tutti i pregiudizi razziali nel mondo

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  12. Mi dispiace moltissimo per i buonisti ed i benpensanti esprimere un parere che cozza contro le loro bellissime convinzioni. Io non penso che l'appartamento sia stato negato così, per razzismo o per odio per lo straniero. Se a chiedere un appartamento fosse stato un riccone e celebre miliardario americano COL CAVOLO che gli avrebbero rifiutato la locazione. Sicuramente chi ha avuto spiacevoli esperienze con gli stranieri é molto restio a dare in affitto il proprio immobile ad altri stranieri. E' più che comprensibile. Vi assicuro che é molto facile fare gli idealisti ed i generosi con i soldi degli altri. Provate voi ad avere migliaia di euro di danni e svariati affitti non pagati, e poi mi saprete dire.

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