Nipoti e Figli (senza storia)



Benedetta, Lorenzo, Mario sono discendenti. L'una figlia del giornalista del Corriere della Sera assassinato dalla Brigate Rosse nel Maggio del 1980; l'altro nipote di Alessandro Pavolini, gerarca fascista (il superfascista) giustiziato a Dongo nel 1945 insieme a Mussolini; il terzo, attuale direttore de La Stampa, figlio del commissario Calabresi assassinato nel 1972.

Tutti e hanno scritto un libro per fare i conti con il passato. E tutti e tre sono flussi di coscienza, una sorta di torrente alla Virginia Woolf sul rapporto con le radici e il proprio presente. Il protagonista non è mai l'illustre genitore quanto lo scavare in quel senso di mancanza che i fatti tragici della storia hanno provocato.

Per nessuno dei tre pare contare la storia, ormai consegnata alle versioni ufficiali, alle cronache dei giornali. Manca del tutto la il punto di vista personale degli eventi che avrebbe reso queste tre letture un segno del tempo, un ritratto del nostro paese visto dalla parte delle vittime. Forse sarebbe valsa la pena raccontare ancora una volta la storia con gli occhi di chi, pur non essendone coinvolto ne ha subito, da innocente, tutte le conseguenze. Che è uno dei temi fondamentali della storia umana. Io che non c'ero.

Mario Calabresi, Spingendo la notte più in là
Benedetta Tobagi, Come mi batte forte il tuo cuore
Lorenzo Pavolini, Accanto alla tigre

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