Rituali



Per me che sono nato in una piccola città l'entrata in Istanbul attraverso la Ankara - Edirne è un rituale. Faticoso e solenne. L'aeroporto sta in Europa, la casa in Asia. Ogni volta che torniamo è necessario accodarsi allo sfiancante corteo che attraversa la città. L'autostrada parte dalla più grande città della Tracia, l'unica regione completamente incastonata nel continente europeo. Edirne. E termina nella capitale piantata in mezzo all'Anatolia. In tutto sono circa settecento chilometri, una quarantina dei quali costeggiano Istanbul e i suoi dodici milioni di abitanti. Si procede ad una lentezza esasperante accompagnati dal rauco verso dei mezzi di soccorso. La città appare come l'immagine di una tempesta marina pietrificata con onde gigantesche gonfie di case. Le prime onde ad Habipasha. Poi, dopo Taksim, comincia il dubbio: primo ponte o secondo ponte. Perché a portare in Asia ci sono solo due ponti nei quali si incanala tutto il traffico. Un enorme imbuto rantolante e rovente.

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