isole da leggere

tristan da cunha
Tistan da Cunha. 280 abitanti circa.

Perché non ci ho pensato io? Ho passato ore della mia infanzia a tracciare rotte immaginarie sull'atlante, linee tratteggiate a matita che partivano da Genova o Southampton e che scendevano verso Tristan da Cunha facendo scali fantasiosi a Capo Verde, Conakry, Ascensione, Walwis Bay. Tutto il blu della mappa del mondo era terreno di gioco valido per quel tipo si fantasie. Perché non ho pensato di scrivere un libro su quelle fantasie? Lo ha fatto Judith Schalansky, con L'atlante delle Isole Remote, Cinquanta isole dove non sono mai stata e mai andrò. La scrittrice tedesca nata in quella Germania Est dalla quale era pressoché impossibile uscire, ha inanellato una raccolta di cinquanta storie vere sulle isole più remote della terra, alcune abitate, alcune deserte, alcune celebri, alcune misconosciute. Storie brevi, spesso fulminanti di non più di due pagine per raccontare il sottile fascino delle cose remote in un tempo in cui sembra sia rimasto ben poco da scoprire.

L'edizione Kindle pecca un po' nella riproduzione delle mappe ma costa un centesimo meno di 10 euro.



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