Moreno (un terribile segreto)
Moreno è una parola spagnola che significa marrone. Viene utilizzata per indicare una persona bruna di capelli o di carnagione. Un tizio abbronzato. Moreno era anche il nome di un gelato, una specie di ricoperto al cioccolato, marrone, appunto, che si vendeva quando ero bambino.
Moreno è il nome di uno dei grandi ghiacciai della Patagonia, il Perito Moreno. Brasile, Messico, Argentina e California hanno città che portano quel nome. La California ha anche un'autostrada che si chiama Moreno Valley Highway. Moreno è anche un nome proprio, usato in Italia negli anni sessanta. Uno dei Moreno più famosi è il ciclista Moreno Argentin, campione d'Italia nell'83 e nell'89, pluri vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi.
Io avrei dovuto chiamarmi Moreno. Moreno Milanesio. Per tutta la gravidanza mia madre ha nutrito la certezza che mi sarei chiamato in quel modo. Se le chiedo perché, per quale ragione avesse scelto quel nome, lei risponde candida: mi piaceva. Nessun seignificato recondito, nessuna dedica, nessun santo a cui votarsi prima o poi, dato che un San Moreno neppure esiste.
Avrei dovuto chiamarmi come un gelato solo perché a lei piaceva così. È come chiamare adesso un figlio Magnum, Cornetto o meglio ancora Solero (e meno male che il Calippo è caduto in disuso). Che infanzia sarebbe stata? Non è così che si formano le personalità deviate?
Il giorno che sono nato, un lunedì alle undici della mattina, ancora mi chiamavo Moreno. Poi mio padre è andato dall'ufficiale dell'anagrafe con sto Moreno piantato nel collo che non andava da nessuna parte.
"Come lo chiamiamo?" Mio padre ci pensò su un po' e disse "Livio". Se gli chiedete per quale ragione ha chiamato il suo unicogenito in quel modo, lui risponde "Così... mi è venuto in mente". E per fortuna un San Livio esiste.
Alla fine non mi sono chiamato Moreno. Quel nome me lo porto dietro come secondo nome, imposto da mia madre infuriata per il gesto di insubordinazione del marito. Livio Moreno Milanesio. Questa è la verità.
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Moreno è il nome di uno dei grandi ghiacciai della Patagonia, il Perito Moreno. Brasile, Messico, Argentina e California hanno città che portano quel nome. La California ha anche un'autostrada che si chiama Moreno Valley Highway. Moreno è anche un nome proprio, usato in Italia negli anni sessanta. Uno dei Moreno più famosi è il ciclista Moreno Argentin, campione d'Italia nell'83 e nell'89, pluri vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi.
Io avrei dovuto chiamarmi Moreno. Moreno Milanesio. Per tutta la gravidanza mia madre ha nutrito la certezza che mi sarei chiamato in quel modo. Se le chiedo perché, per quale ragione avesse scelto quel nome, lei risponde candida: mi piaceva. Nessun seignificato recondito, nessuna dedica, nessun santo a cui votarsi prima o poi, dato che un San Moreno neppure esiste.
Avrei dovuto chiamarmi come un gelato solo perché a lei piaceva così. È come chiamare adesso un figlio Magnum, Cornetto o meglio ancora Solero (e meno male che il Calippo è caduto in disuso). Che infanzia sarebbe stata? Non è così che si formano le personalità deviate?
Il giorno che sono nato, un lunedì alle undici della mattina, ancora mi chiamavo Moreno. Poi mio padre è andato dall'ufficiale dell'anagrafe con sto Moreno piantato nel collo che non andava da nessuna parte.
"Come lo chiamiamo?" Mio padre ci pensò su un po' e disse "Livio". Se gli chiedete per quale ragione ha chiamato il suo unicogenito in quel modo, lui risponde "Così... mi è venuto in mente". E per fortuna un San Livio esiste.
Alla fine non mi sono chiamato Moreno. Quel nome me lo porto dietro come secondo nome, imposto da mia madre infuriata per il gesto di insubordinazione del marito. Livio Moreno Milanesio. Questa è la verità.
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