Fondo un partito
Vanno di moda le liste da quando il partito del segretario Fazio è stato quello che ha maggiormente scaldato i cuori di quella parte di paese là.
Dunque, me ne approprio, e scrivo il programma del mio partito, di sinsitra s'intende, sotto forma di elenco.
1. Vorrei un partito in cui il segretario si senta in dovere di premettere: "sono cattolico" (lo hanno fatto persino Renzi e Vendola)
2.Vorrei un segretario che non faccia discorsi usando la prima persona plurale (dobbiamo, lottiamo, facciamo) che è tipico dei capetti che non hanno nessuna intenzione di esporsi e preferiscono mandare avanti gli altri. Vorrei che avessero il coraggio della prima persona singolare.
3. Vorrei un partito che colleziona bandiere rosse perché sono belle, perchè ricordano la gioventù e perchè a sognare la rivoluzione ci si esalta pure, ma anche un partito che si rendesse conto che i tempi sono cambiati e le nostre strade non sono piene di mugiki e servi della gleba e neppure e solo di operai.
4. Vorrei un partito che non viva per il Cavaliere, un partito che la smettesse di vivere solo per rompergli i coglioni. Vorrei un partito che si rendesse conto che, il giorno in cui si fondasse su un programma che non lo nomina neppure una volta, il Cavaliere scomparirebbe come i sogni brutti alla prima luce del mattino.
(segue)
Dunque, me ne approprio, e scrivo il programma del mio partito, di sinsitra s'intende, sotto forma di elenco.
1. Vorrei un partito in cui il segretario si senta in dovere di premettere: "sono cattolico" (lo hanno fatto persino Renzi e Vendola)
2.Vorrei un segretario che non faccia discorsi usando la prima persona plurale (dobbiamo, lottiamo, facciamo) che è tipico dei capetti che non hanno nessuna intenzione di esporsi e preferiscono mandare avanti gli altri. Vorrei che avessero il coraggio della prima persona singolare.
3. Vorrei un partito che colleziona bandiere rosse perché sono belle, perchè ricordano la gioventù e perchè a sognare la rivoluzione ci si esalta pure, ma anche un partito che si rendesse conto che i tempi sono cambiati e le nostre strade non sono piene di mugiki e servi della gleba e neppure e solo di operai.
4. Vorrei un partito che non viva per il Cavaliere, un partito che la smettesse di vivere solo per rompergli i coglioni. Vorrei un partito che si rendesse conto che, il giorno in cui si fondasse su un programma che non lo nomina neppure una volta, il Cavaliere scomparirebbe come i sogni brutti alla prima luce del mattino.
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